Il marketing sta facendo passare la BioPlastica come un prodotto “positivo” di cui farne utilizzo come le forchettine monouso, sacchetti, bottiglie
Ecco che negli impianti del riciclo dell’umido si stanno accumolando prodotti non puri che non dovrebbero essere buttati nel bidone dell’umido.
Facciamo attenzione, cosa è la plastica biodegradabile?
La plastica biodegradabile è composta completamente o parzialmente da materiali come mais, cellulosa, canna da zucchero, materie prime di origine fossile.
Le plastiche biodegradabili per definizione sono suscettibili al processo che avviene quando i microrganismi presenti nell’ambiente come alghe, batteri, funghi, riconoscono quella sostanza come cibo, dunque la consumano e la digeriscono senza bisogno di additivi artificiali.
Allora posso buttarli in terra che si biodegradano? NO, ecco perchè
La norma europea UNI EN 13432 stabilisce che nel normale ciclo di compostaggio devono disintegrarsi per il 90 per cento dopo 3 mesi, e dopo 6 mesi devono essere digeriti dai microrganismi per il 90 per cento.
Attenzione però! La biodegradazione dipende da alcuni parametri come umidità e temperatura
Gettati in terra, in mare o in un corso d’acqua, i sacchetti biodegradabili rimangono per anni nell’ambiente, proprio come quelli in polietilene (classica plastica)
Dove devo buttarli nella raccolta differenziata?
Purtroppo i prodotti di plastica biodegradabile devono essere gettati nell’indifferenziato, nè nella plastica nè nell’umido!
Un danno ulteriore per l’ambiente, un motivo in più per smettere di acquistare prodotti di plastica sia normale che biodegradabile.