Ma hai mai sentito parlare della “Luffa”? Probabilmente il suo strano nome lo hai trovato mentre cercavi una spugna vegetale per piatti o quando hai deciso di buttare la spugna sintetica per passare a una spugna naturale e senza plastica. Strana è anche la forma della Luffa e curiosi i suoi utilizzi, con caratteristiche e qualità che propabilmente ancora non conosci.
La Luffa cilindrica (Luffa cylindrica) è una pianta che proviene dell’Asia orientale e dell’Africa sub tropicale. Curioso sapere che appartiene alla famiglia delle Curcubitacee, la stessa famiglia di zucche, zucchine e cetrioli. Infatti, anche il suo bel fiore giallo è del tutto simile a quello della zucca.
Luffa è il nome anche del frutto, che ha la forma di una zucca allungata o una zucchina gigante. La Luffa cilindrica è commestibile da giovane e verde, seppur con sapore amaro, tuttavia viene lasciata maturare su resistenti filari di pali e tralicci, per ottenere la spugna.
In cinque/sei mesi la Luffa matura disidratandosi. La sua buccia cambia colore da verde a marrone, mentre la polpa si secca. A questo punto, si può raccogliere per creare le spugne luffa.
Dalla Luffa alla spugna:
sbucciatura della zucca spugna, che lascia una sorta di “scheletro” fibroso;
eliminazione del picciolo in cima, che lascia lo spazio per far passare i semi;
separazione dei semi, che si staccano scuotendo la Luffa e vengono utilizzati per nuove semine;
taglio della Luffa in più parti, ricavando dei dischi per diversi utilizzi.
La spugna di luffa può essere usata sia in bagno per lavarsi che in cucina per i piatti.
Hai mai sentito parlare di microplastiche nelle acque? anche la spugna influisce molto, degradandosi lavaggio dopo lavaggio. Quando é arrivata al punto di essere gettata significa che si é consumata al punto tale di essersi degradata ed aver inquinate le acque.
Ognuno deve fare la sua parte quando sceglie cosa acquistare!