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Posidonia

Scopriamo la Posidonia

Posidonia oceanica: è una pianta marina, non una alga come molti credono, endemica del Mediterraneo, con un ruolo strategico per la conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo.

Appartenente alla famiglia delle Posidoniaceae (angiosperme monocotiledoni). Ha caratteristiche simili alle piante terrestri, ha radici, un fusto rizomatoso e foglie nastriformi lunghe fino ad un metro e unite in ciuffi di 6-7.

Fiorisce in autunno e in primavera produce frutti galleggianti volgarmente chiamati "olive di mare". Forma delle praterie sottomarine che hanno una notevole importanza ecologica, costituendo la comunità climax del mar Mediterraneo ed esercitando una notevole azione nella protezione della linea di costa dall'erosione.

Le praterie di Posidonia oceanica sono habitat importanti per una varietà di animali marini, tra cui pesci, molluschi, invertebrati e crostacei. La pianta fornisce cibo e riparo a questi animali e contribuisce a mantenere la biodiversità marina.

L’intervento dell’uomo da anni sta mettendo a dura prova la sua sopravvivenza. Tra le principali minacce ci sono le costruzioni sulle coste del mediterraneo, l’inquinamento delle acque ,l’ancoraggio delle navi da diporto, la creazione di spiagge artificiali e l’eliminazione delle sue foglie morte dalle spiagge.

Questo ecosistema è in grado di catturare CO2 dall’atmosfera, cambiando l’acidità dell’acqua e svolgendo un ruolo fondamentale nella regolazione dell’equilibrio ecologico del mare. A livello mondiale il tasso di perdita è di 1-2% l’anno, percentuale che nel Mediterraneo raggiunge addirittura il 5% e il suo declino è purtroppo irreversibile, poiché il recupero di questa pianta richiede centinaia di anni. Per questo Poseidonia oceanica è tutelata dalle legislazioni europee e nazionali, che la definiscono un “habitat prioritario”.

ll posidonieto è considerato un buon bioindicatore della qualità delle acque marine costiere; un segnale inequivocabile della sua esistenza è la presenza di notevoli masse di foglie in decomposizione (dette banquette) sulla spiaggia. Questi ammassi, per quanto fastidiosi per l’industria turistica, proteggono le spiagge dall’erosione ed offrono habitat per numerose piccole specie animali.

Sicuramente sará capitato anche a voi di camminare sulla spiaggia e raccogliere delle strutture ovali marroni: sono le egagropili, formate da fibre di posidonia aggregate dal moto ondoso.

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Perché la Posidonia è così importante?

Posidonia Oceanica non è una pianta “qualsiasi”, infatti le sue praterie rivestono un’enorme importanza per la vita del mare e il suo litorale, tanto da essere strettamente protetta da norme sia internazionali che nazionali.

E´ curioso sapere che la prateria di Posidonia costituisce la “comunità climax” del Mediterraneo, ovvero rappresenta il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere. Ecco il motivo per cui il posidonieto rappresenta l’ecosistema più importante del nostro Mar Mediterraneo.

Un ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di animali, offrendo riparo ai pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati e non solo.

La posidonia inoltre svolge un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno. Grazie al suo sviluppo fogliare è capace di liberare nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria.

Inoltre produce ed esporta biomassa negli ecosistemi limitrofi ed in profondità,

consolida il fondale sottocosta contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere,

agisce da barriera sommersa che smorza la forza delle correnti e delle onde prevenendo l’erosione costiera (curiositá: 1m2 di Prateria che regredisce porta l’erosione di circa 15 metri di litorale sabbioso),

le banquettes (di cui abbiamo giá parlato) sono strati di foglie morte sulla spiaggia che proteggono il litorale stesso dall’erosione attenuando l’azione delle onde, specie nel periodo delle mareggiate invernali.

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